Il Napoli alza il muro da calcio d'angolo

 


Le palle inattive sono un vero e proprio fondamentale nel calcio: decisive per smuovere le situazioni bloccate da azione manovrata, su di esse molte squadre ci hanno costruito i propri successi (ad esempio, l'Inter ha segnato il 24% dei suoi gol in questa Serie A da calcio da fermo). Non è importante però solo saperle sfruttare per segnare, ma pure conoscere un modo per contrastarle. Ebbene è questo uno dei segreti dietro gli straordinari numeri difensivi del Napoli, che potrebbe raggiungere un incredibile record: a cinque giornate dalla fine del campionato, la squadra di Antonio Conte non ha ancora subito gol da calcio d'angolo (e neanche da sviluppi di punizione). Gli azzurri, oltre a essere gli unici ancora imbattuti da corner nei top-5 campionati europei in questa stagione, diventerebbero anche l'unica formazione a riuscirci dalla Serie A 2017/18 (cioè da quando viene raccolto il dato); mentre nel periodo in Europa solo Liverpool e Real Valladolid (2022/23) e Bayer Leverkusen (2020/21) hanno mantenuto la porta inviolata dalla bandierina per un intero campionato.


Come si è arrivati a questo risultato? C'è una costante: la marcatura a zona. Infatti, mister Conte e il suo staff preferiscono che i propri calciatori, sulle palle inattive a sfavore, coprano gli spazi anziché abbinarsi ad un singolo uomo, come puoi vedere nell'immagine num.1 a fine articolo. La disposizione poi cambia a seconda delle situazioni: quanti giocatori ci sono sul punto di battuta, se si tratta di un piede destro o mancino, dal numero di avversari in area di rigore e da come sono posizionati...


Il Napoli vuole densità di uomini in area di rigore, dunque se gli avversari portano un secondo battitore nei pressi della lunetta del calcio d'angolo, si concede la superiorità numerica portando un solo giocatore a gestire - solitamente Politano o Neres a seconda del lato - come mostra l'immagine num.2. Inoltre, che la battuta sia a rientrare o ad uscire, si posiziona quasi sempre un azzurro oltre il palo - spesso Lobotka - a gestire le spizzate e un altro sul secondo palo a gestire l'ampiezza (immagine num.3). Accade diversamente invece se la traiettoria è prevista a rientrare verso il portiere: in quel caso ecco due o tre uomini sulla linea del primo palo 




Fonte Tuttonapoli