Rafa Nadal, la sua storia raccontata da Sportmagazinenews (Parte 7)

 


2016

La stagione fu caratterizzata dalle vittorie a Monte Carlo e Barcellona, dai ritiri al Roland Garros, al Queen's e a Wimbledon.[108] Riprese a giocare ai Giochi Olimpici di Rio 2016, dove fu portabandiera della Spagna. sia in singolare sia in doppio, in coppia con Marc López, vincendo con quest'ultimo la medaglia d'oro nella specialità.[109]


2017: 10º Roland Garros, 3º US Open e ritorno al numero 1 del mondo

Nel 2017 ritrovò la giusta forma e riuscì a conquistare in totale sei tornei: vinse il decimo Roland Garros battendo Wawrinka in finale, conquistò il terzo US Open sconfiggendo Kevin Anderson; vinse altri due Master 1000 (Monte Carlo e Madrid) e due ATP 500 (Barcellona e Pechino).[110][111][112]


2018: 11º Roland Garros

Segnato dagli infortuni, la stagione 2018 fu particolarmente significativa sulla terra: vinse a Monte Carlo, Barcellona e Roma, mentre a Madrid stabilì il record di set vinti consecutivamente su una singola superficie, 50, migliorando il record assoluto di McEnroe.[113]


Tornò al Roland Garros da grande favorito per la vittoria e confermò i pronostici sconfiggendo Thiem in finale per 6-4, 6-3, 6-2; fu l'undicesimo Roland Garros vinto e lo Slam numero 17 in carriera. A Wimbledon si fermò in semifinale dopo cinque ore contro Đoković, sul cemento si aggiudicò la Canadian Open di Toronto ma fu costretto al ritiro durante la semifinale degli US Open dopo aver perso i primi due set contro Del Potro. A causa di ulteriori controlli medici, fu evidenziat una lesione al ginocchio che comprese il resto della stagione e facendo terminare al secondo posto nella classifica di fine anno.

2019: 12º Roland Garros, 4º US Open e ritorno al numero uno

Dopo aver dato forfait a Brisbane, si presentò all'Australian Open dove, senza perdere un set, raggiunse la finale[116]; nell'incontro per il titolo venne sconfitto dal nº 1 al mondo Djokovic per 3-6, 2-6, 3-6. Tornò in campo ad Acapulco dove venne sorpreso da Nick Kyrgios, futuro vincitore del torneo, al secondo turno. Al Masters 1000 di Indian Wells giunse in semifinale senza perdere set ma si ritirò prima di scendere in campo a causa di un fastidio al tendine rotuleo del ginocchio destro.[117]


Si fermò alle semifinali di Monte Carlo, Barcellona e Madrid, tornando alla vittoria sulla terra rossa solo agli Internazionali d'Italia con un 6-0, 4-6, 6-1 inflitto a Djokovic in finale: la vittoria gli valse il primo titolo stagionale e il trentaquattresimo Master 1000 in carriera. Agli Open di Francia giunse in finale dopo avere battuto Federer nel turno precedente; l'ultimo atto lo vide contrapposto a Thiem in una rivincita dell'anno precedente. La sfida con l'austriaco si concluse con la vittoria di Nadal in quattro set, fu il suo diciottesimo torneo del Grande Slam e divenne il primo tennista, di qualsiasi genere, a vincere per 12 volte lo stesso Major.


A Wimbledon si arrese a Roger Federer in semifinale, l'elvetico ebbe la meglio nel quarantesimo e ultimo incontro nella rivalità iniziata oltre quindici anni prima, tornò alla vittoria nel Masters 1000 di Montréal dove superò in finale Daniil Medvedev. Si ritirò dal torneo di Cincinnati prima di scendere in campo per rifiatare in vista degli US Open[118]. A Flushing Meadows avanzò fino alla finale concedendo un solo set nel percorso, nell'incontro per il titolo affrontò Daniil Medvedev, il russo rimontò uno svantaggio di due set a zero ma alla fine Nadal ne uscì vincitore con il punteggio di 7-5, 6-3, 5-7, 4-6, 6-4. Partecipò quindi alla Laver Cup ma dopo aver superato Milos Raonic si ritirò a causa di un infortunio che gli fece saltare tutta la tournée asiatica[119]. Tornò in campo a Parigi dove, dopo aver raggiunto la semifinale senza perdere alcun set, venne costretto al ritiro per uno stiramento agli addominali[120]; nonostante il ritiro il 4 novembre tornò numero uno del ranking. Alle ATP Finals venne inserito nel gruppo Andre Agassi con Medveded, Tsitsipas e Alexander Zverev, nella prima giornata venne sconfitto dal campione uscente Zverev col punteggio di 6–2, 6–4 mentre contro Medvedev rimontò uno svantaggio di 5–1, nel terzo set, annullando anche un match point e si impose col punteggio di 6(3)–7, 6–3, 7–6(4). Chiuse il girone al terzo posto, battendo in rimonta Tsitsipas, futuro vincitore del torneo, per 6(4)–7, 6–4, 7–5 venendo eliminato.

In conclusione della stagione conquistò la sua quinta Coppa Davis, vincendo tutti i suoi incontri sia in singolare sia in doppio, e diventò, a pari merito con Rod Laver, John McEnroe e Robert Lutz, il terzo tennista più titolato del mondiale a squadre, dopo Roy Emerson e Stan Smith, rispettivamente con otto e sette successi.



Fonte Wikipedia