A “1 Football Club”, programma radiofonico condotto da Luca Cerchione in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Enrico Varriale, giornalista Rai. Di seguito, un estratto dell’intervista.
Come commenta la “conferenza” del presidente De Laurentiis nella vigilia della gara contro il Verona?
“Credo che bisogna fare una premessa, e cioè che tuti coloro i quali seguono il Napoli debbano a De Laurentiis una gratitudine eterna per quanto regalato alla piazza. Ciò detto, posso dire quel ho provato sentendo a distanza le parole di De Laurentiis, cioè un profondo imbarazzo. Al di là dei modi, e della forma, in cui spesso de Laurentiis ha peccato, ho notato un tipo di esternazione difficilmente spiegabile. Potrebbero esserci due ipotesi: queste parole potrebbero essere l’ennesimo esempio della confusione societaria, in cui sono saltati i ruoli e funzioni dirigenziali; oppure, senza voler fare dietrologia, potrebbe essere una abile operazione di distrazione di massa. Sono settimane in cui il presidente ha detto di voler spiegare quelli che sono stati errori di cui si è assunto la paternità. Quel che si è visto è stato imbarazzante, anche nelle giustificazioni, come quelle per cui la sperimentazione conta più della vittoria o le spiegazioni su Zielinski. Il polacco è fuori dal progetto, ma bisogna avere il coraggio di dire la verità. Non c’è una spiegazione logica per cui si esclude Piotr e si tiene dentro Traorè, che ha giocato pochissimo nell’ultimo anno. Allo stesso tempo, la spiegazione su Lindstrom è stata comica. I dati presentati dal patron azzurro non trovano nemmeno conferma nella realtà dei fatti”
Lindstrom ha saputo fare la differenza nella gara di ieri. Forse, risente del fatto di essere schierato troppo spesso sulla fascia?
“Soffermare il discorso su Lindstrom è anche riduttivo. Il danese è stato preso come sostituto di Lozano. Chiunque sappia di calcio, però, sa benissimo che Lindstrom e Lozano sono due calciatori diversi. Uno fa la fascia, avendo imparato anche la fase di non possesso con Spalletti. Il danese, invece, non pare essere ancora pronto per il nostro calcio. Ha un approccio da trequartista, particolarmente proiettato ad un calcio di proposta e meno ad una fase di non possesso. È uno degli errori estivi, come quello di scegliere Cajuste primo sostituto di centrocampo. Ieri, infatti, abbiamo visto un Folorunsho più pronto dello svedese. Mi auguro, dunque, ci possa essere maggiore serenità e lucidità nell’analizzare le cose, anche da parte della società”
Il presidente ha dichiarato “Samardzic un obiettivo? Sai quanti calciatori erano sul tavolo… Poi, c’è il problema che se compri devi vendere, un problema che riguarda anche gli altri, che devono sostituire. Inoltre, c’è il problema degli extracomunitari. Malagò la pensa come me sull’abolizione della Legge Bossi-Fini“ Samardzic, però, non è extracomunitario…
“E’ l’evidenza della confusione di cui si parlava prima. Tuttavia, non è quel che un presidente dovrebbe dichiarare in conferenza. Un presidente si occupa di quelle che sono le strategie alte, come i discorsi sugli extracomunitari ed i rapporti con la Lega. Queste cose vanno dette in privato ai propri collaboratori, ma un presidente lascia che sia il direttore sportivo o il tecnico a parlarne in conferenza. Quando va il presidente a parlare, con un po’ di approssimazione, si evidenzia uno dei problemi del Napoli. Quello, cioè, di aver perso, oltre un gigante come Spalletti, un altro elemento importante: Cristiano Giuntoli”
“Sono contrario alle telecamere negli spogliatoi prima delle partite, servono soltanto per rompere le pal**, cosa si può vedere oltre che un testicolo di fuori? Anche le interviste del dopo partita andrebbero fatte il lunedì, dopo aver rivisto la partita”. Queste le ulteriori parole di De Laurentiis. Possono essere osservazioni condivisibili nel contenuto, meno nella forma…
“Il discorso è proprio questo. De Laurentiis, a mio avviso, ha ragione su molte cose di politica sportiva. Dalla Supercoppa in Arabia Saudita sino alle telecamere negli spogliatoi nel prepartita, così come le interviste nel post gara. Per anni ho condotto Stadio Sprint, e le domande le facevamo. Qualche volta scaturivano contenuti interessanti. De Laurentiis ha ragione nel dire che si potrebbe cercare di promuovere delle interviste il giorno successivo alla gara, magari favorendo proprio il contenuto. Tuttavia, sono cose che De Laurentiis dovrebbe dire nel contesto della Lega. Forse, il patron azzurro non viene ascoltato. Uno dei motivi per cui il Napoli sta facendo fatica, infatti, è che il presidente, dopo una vittoria senza precedenti con un bilancio sano, credeva di aver acquisito dei meriti nei confronti del palazzo, che avrebbe dovuto riconoscerlo come modello e vincente. Invece, un po’ è scattata la reazione degli altri, un po’ il prosieguo non è stato all’altezza di quanto raggiunto nella scorsa stagione. Con l’aiuto dei risultati, però, credo che De Laurentiis riuscirà a ripristinare un’analisi ed una comunicazione diversa, con maggiore pacatezza”
Che Napoli è stato contro il Verona?
“Nei primi venti minuti il Napoli ha giocato bene, facendo la partita e creando tante occasioni. Per l’ennesima volta, abbiamo visto un arbitraggio discutibile, con un rigore negato su Kvaratskhelia. Poi, una volta andato sotto, è stato un Napoli che ha avuto la forza di non mollare. Una squadra che ritorna a quel tipo di spirito lascia ben sperare sulla capacità di inseguire gli obiettivi stagionali. Di negativo, ho visto una scarsa autonomia atletica. Nel secondo tempo, la squadra di Mazzarri ha sofferto la freschezza atletica degli ospiti. Infine, gli azzurri hanno dimostrato di prendere ancora troppi gol su calcio piazzato. Questo denota un problema di concentrazione da parte dei calciatori”